Partiamo da un assunto: se mi avessero detto 2 mesi fa chi avrei preferito tra il ritorno di Lukaku e l’acquisto di Dybala anche io avrei preferito tutta la vita il primo.

Ma contemplando tutto il quadro, vale a dire la possibilità di formare un trio d’attacco molto forte soprattutto prendendo l’ex Juve a zero, devo dire che l’Inter ne esce malissimo. Dalla scelta fatta e dalla figura fatta.

Dopo aver bloccato per mesi la Joya non siamo mai stati più in grado di affondare dopo l’acquisto (in prestito) di Lukaku, che dobbiamo ringraziare mille volte al giorno perché senza la sua pazzia il nostro mercato sarebbe stato un’altra volta un mercato ai limiti della mediocrità/sufficienza.

Solo una proprietà che ha obiettivi a breve termine e non pensa a costruire una rosa d’attacco più forte anche in ottica 2023 lascia andare Dybala, alla Roma poi, al di là della questione “tecnica”: credo che persino Inzaghi sia quasi sollevato da questo epilogo e si può discutere per settimane se l’argentino sia ancora uno al top o uno in crollo inesorabile ma la nostra resta una scelta dettata dal fatto di dover fare l’ennesimo attivo sul mercato per il secondo anno consecutivo e provare a fare le nozze coi fichi secchi.

E poi c’è José: è ovvio che questo sia anche il suo capolavoro, ripeto, al di là di come andrà a finire tecnicamente parlando.

Senza di lui Dybala non sarebbe mai andato alla Roma e, seppur sul viale del tramonto, noi sappiamo bene quanto una figura come José possa influenzare i percorsi di carriera dei giocatori.

Bene, proveremo quindi a capire se, come temo, dietro la coppia Lautaro-Lukaku ci sarà praticamente il vuoto spinto, se Dzeko riuscirà di nuovo a tornare per 2-3 mesi in forma e azzeccare uno stop, se Correa vorrà decidersi a diventare un calciatore utile.

E’ un peccato aver perso questa opportunità a zero, la figura, anche di Marotta, resta incommentabile.

Adesso aspettiamo l’evolversi della questione Bremer, altro ago della bilancia di questo mercato che non ha visto ancora ufficializzarsi la cessione del big, Skriniar.