Sapessi come è strano, vedere il campionato finire d’agosto manco a Milano…

Entriamo in campo per l’ennesima ultima giornata decisiva del campionato: stavolta però ci giochiamo “solo” il relativo piazzamento e non la qualificazione in Champions. E anche questa volta il destino ci arride (immagino aspetti occasione più succose per deriderci, come già accaduto in passato).

La partita si mette subito sul velluto complice anche un’Atalanta palesemente più concentrata sui suoi prossimi impegni agostani che non sull’arrivare seconda o quarta. Nel giro di venti minuti segnano i nostri due terzini, uno di testa e l’altro di piede con un colpo di altissima scuola calcistica. Per il resto ogni tanto soffriamo e ogni tanto rischiamo di fare altri tre gol: nel complesso un’Inter che sa soffrire e sa anche portare a casa tre punti fondamentali per il morale e per il bilancio.

Dopo anni di Coppe Suning arriva questa edizione Deluxe firmata Odiato Mister che potrà vantarsi di aver azzerato praticamente il gap con la Juve. È una visione strumentale ovviamente, perché i gobbi avrebbero fatto sempre un punto più di quello che serviva per arrivare primi, ma fa comunque una certa impressione non solo vederci secondi, ma a un punto dalla vetta. La retorica dell’occasione sprecata la lascio ad altri, perché è vero che avevamo qualche chance, ma non l’abbiamo certo buttata in queste ultime giornate, quanto in una serie di decisioni ed errori fatti a cavallo della pausa forzata dall’emergenza sanitaria.

Peraltro i limiti della squadra rimangono evidenti e per puntare a competere andrebbe rasa al suolo una spina dorsale di gente attaccata al nerazzurro ma troppo abituata a perdere: servirebbero 5-6 innesti di livello per allungare la panchina introducendo titolari (portiere, laterale sinistro, quarta punta, due centrocampisti di cui uno top, centrale di difesa); la vedo piuttosto improbabile soprattutto se devi fare tutto ciò solo tramite scambi e pagherò.

Per ora mi godo un secondo posto che mancava da anni e un obiettivo francamente centrato dalla squadra e dall’Odiato Mister. Con questo risultato si conquista una sufficienza un po’ più rotondetta (diciamo verso il 6,5). Ma una buona stagione è quella in cui l’adrenalina dell’ultima giornata mi dia la speranza di vincere un trofeo, vero.