Entriamo in campo per l’ennesima volta con Gagliardini titolare. Penso che questo già di suo sia un record negativo per l’Inter più perdente della sua centenaria storia (nessuno era riuscito nell’impresa di non vincere un cazzo di niente in 10 anni filati), ma come se non bastasse anche prima che il finimondo si scatenasse su Milano era chiaro che i nerazzurri avevano le polveri bagnate.

Tutto sommato non produciamo una brutta prestazione, facilitati anche dal fatto che la Fiorentina è in vacanza da un mese e non ha nessuna intenzione di rovinarsi il relax sudando contro di noi. Praticamente non tirano mai in porta e le tre volte che succede centrano Handanovic che passava di là per caso. L’Inter gioca da sola tutta la partita, ma già dalle prime occasioni si capisce che è un’altra Valencia-Inter, una di quelle partite nelle quali i nerazzurri non segnano neanche se il portiere prende e va a casa. Se poi il portiere di riserva dei viola con 0 presenze in A sfodera la prestazione della vita risultando il migliore in campo, è proprio da escludere un esito positivo per il match.

Infatti passo la partita temendo di prendere un’infilata (diciamo così) per una qualche cagata dei nostri, più che emozionarmi per le occasioni create (quasi tutte tra l’altro in fuorigioco o dubbio fuorigioco). Lo 0-0 è figlio di questa nostra tendenza alla sfiga, soprattutto, e non mi sento di aggiungere nient’altro se non che a noi mancano chiaramente quegli elementi capaci di cambiare l’inerzia di partite così. Avremmo potuto giocare 180 minuti e non avremmo segnato mai.

Una menzione speciale della giuria, però, la merita Lautaro Martinez: io sono stato il tuo primo ammiratore; sul telefono ho la mia foto in balaustra nella posizione del toro; mia figlia quando esulta per l’Inter incrocia gli indici sul petto. Detto questo, hai rotto il cazzo. È inutile che fai interviste in cui “dai tutto per la maglia” se poi entri e giochi come un micetto bagnato, tanto da farmi sospettare di cercare di far perdere la squadra per le cagate con cui fai partire 3 volte in 20 minuti il contropiede avversario. Te lo ripeto: hai rotto il cazzo. Fosse per me ti metterei in tribuna fino a fine mercato e ti direi che considerata la tua professionalità a Barcellona ci vai a fine contratto, ma purtroppo siamo povery e il meglio che posso sperare è che ti vendano bene e in fretta sostituendoti con gente più seria e sperabilmente più pronta. Però sei una grande delusione per un tifoso come me che alla fine drogato di nerazzurro vuole solo cose semplici: persone che danno tutto in campo e che cercano di onorare la maglia almeno fino all’ultimo secondo in cui la vestono. Poi se vincono anziché farmi incazzare anche meglio.