Già la partita dopo lo 0-2 dell’andata si preannuncia come una scampagnata, ma con il clima surreale dello stadio a porte chiuse diventa veramente come guardare Inter Channel durante gli allenamenti estivi. Per non farci mancare nulla riusciamo a prendere gol da una squadra che per il resto in 180 minuti con gente schierata a caso è riuscita a tirare in porta il giorno del poi del mese del mai. Il momento di tensione dura giusto pochi minuti, poi Biraghi sbaglia l’ennesimo cross, ma i bulgari riescono a deviarselo in porta da soli. Pareggio e fine dei giochi, dato che il Ludogorets non farebbe tre gol in una competizione europea neanche se giocasse contro il Milan.

È a questo punto che entra in scena il genio: per tenerci attaccati allo schermo Lukaku e Sanchez trasformano gli ultimi minuti del primo tempo in una scuola di circo per foche ammaestrate e segnamo il gol più ridicolo della storia della Beneamata (giuro non ne ricordo uno neanche lontanamente avvicinabile): Sanchez-Lukaku-Sanchez-Lukaku di testa-piedi del portiere-rimpallo sul testone di Big Rom e gol. Diciamo che se proprio dovevamo giocarci sti due rimpalli era meglio aspettare domenica e soffrire un pochino.

L’Inter non rientra in campo dagli spogliatoi, ma nonostante questo non rischiamo mai di prendere il secondo gol, per dire quanto sono scarsi questi. In compenso Brozovic viene schierato mezz’ala e torna a far cagare come negli ultimi periodi in quel ruolo, mandando affanculo tutti dall’arbitro (nel dubbio ha ragione lo slavo) ai compagni, dagli avversari ai cartelloni pubblicitare e al pallone. Una comica. Esposito entra in campo con la stessa frenesia che ognuno di noi avrebbe se trovassimo Scarlet Johansson nel letto nuda… E con gli stessi risultati in termini di eiaculatio precox per ansia da prestazione. Concludiamo la partita – per dire la considerazione che l’odiato mister ha avuto per il match – con Godin terzino destro, Ranocchia a comandare la difesa, Moses mezz’ala, Brozo ed Eriksen doppi trequartisti e a un certo punto pure Bastoni terzino sinistro con Biroccio Biraghi in una posizione a metà tra il centrale di difesa e il centrocampista a 2. Dal teatro dell’assurdo è tutto, ma se pensiamo di giocare così il prossimo turno o domenica mandiamo direttamente gli allievi così nessuno si fa il sangue marcio.