Devo dire che mi aspettavo di affrontare una squadra arrembante e che ci avrebbe messo in difficoltà, mentre la pochezza dei bulgari che in 90 minuti hanno tirato in direzione della porta due , volte per due cross sbagliati è francamente imbarazzante. Nonostante questo siamo riusciti a fargli solo due gol: non vorrei sembrare ipercritico, ma se non riusciamo a fare goleade con questi scappati di casa appena l’asticella si alzerà saranno volatili per diabetici.

Il nostro primo tempo tra l’altro dura cinque minuti, poi sono 40 di noia mortale in cui si distinguono per ignoranza Moses e Biroccio Biraghi. Da segnalare soprattutto El Toro Lautaro Martinez che sta rapidamente virando da mio idolo a stronzo volante: vedesse di riprendersi perché noi interisti ti abbiamo trattato come un principe, ci meritiamo che tu onori la maglia fino all’ultimo secondo della tua carriera nella Beneamata. Sennò accomodati affanculo pure tu insieme al tuo ex compagno di reparto.

Per fortuna l’odiato mister li striglia nell’intervallo e rientriamo decisamente più determinati a fare risultato: ovviamente sulla nostra strada troviamo gatto Iliev (chissà quante parate tipo quel paio contro di noi stasera farà in carriera…), il palo, la traversa, la Madonna e tutti i Santi (che ho tirato giù). Troviamo anche il gol con Eriksen che tira delle bombe più o meno mettendoci lo stesso impegno che ci metto io a lavarmi i denti la mattina.

La partita sembra mestamente indirizzata verso un misero e mesto 0-1 quando i bulgari ci fanno la grazia insieme a un insperato intervento del VAR che richiama l’arbitro per un (per me invisibile) tocco di mano. Lukakone non si fa pregare e l’appoggia in porta. Già uno 0-2 mi dà un minimo di soddisfazione in più, anche se vedendo la partita sarebbe stato meglio un bello 0-4 con la Primavera schierata al ritorno. Ma – si sa – non è cosa per l’interista vivere tranquillo e sereno.