“Mastica e sputa da una parte il miele

mastica e sputa dall’altra la cera”

F. De André

 

Quella tra Cagliari e Inter è stata una partita mancicata, masticata e risputata più volte, come ne vedremo tante e per sbloccare le quali abbiamo solo due strade rispetto all’anno scorso: un aumento del tasso tecnico che però nel fantastiglioso mercato MarottAusilio si traduce nel solo e inaspettato (per me) rendimento di Sensi(nho), o la mano del top player metaforico gobbo maledetto che al momento per me si è limitata alla scelta di usare due punte invece di una (deo gratias è solo 7 anni che le invochiamo) e a una vaga idea di gioco in verticale ancora lungi dall’essere qualcosa di decente.

La resa del match si spiega abbastanza bene con un Sensi migliore in campo nel secondo tempo e con un Vecino peggiore in campo insieme a Lautaro (francamente irritante tanto che se prova un altro velo spero gli stronchino un perone) e al sostituto dell’uruguayo Barella (che al momento non vale Radja anche se questo giocasse con una gamba sola e da fermo). Se a questo aggiungiamo un Brozovic normale pedatore per un giorno e Candreva che dopo la serata special contro il Lecce torna ad essere il Cadrega di sempre è facile immaginare quanto si sia dovuta sudare la vittoria, peraltro importantissima e goduta ancorché strappata con i denti.

Si sa che io parto prevenuto nei confronti sia dell’allenatore che dell’amministratore delegato però onestamente non vedo grandi margini di miglioramento della squadra salvo una migliore condizione atletica che permetta un pressing più alto e feroce con conseguente miglior gioco in verticale e migliore finalizzazione: non è poco, ma quest’anno mi aspettavo un contributo fondamentale sia dal mercato che dalla panchina, diciamo molto più fondamentale di quanto abbia visto finora (paradossalmente ho visto molto meglio cose nel precampionato che ora).

Per quanto riguarda il mercato la grana relativa all’ex capitano (non metto insulti per non generare problemi ai mod ma aggiungetene a piacimento) rimane irrisolta (un prestito con allungamento del contratto è solo un procrastrinare il problema e io onestamente preferivo lasciarlo marcire in tribuna 4 mesi per
poi vederlo scongiurare di essere ceduto) e peggio di tutto rimane il motivo per  cui non c’è stato margine per prendere un centrocampista forte di testa, cuore e piedi come i tifosi reclamano da anni e che molti speravano di aver trovato in Radja. Certo spendere i soldi che sarebbero tornati utili per questo acquisto in Barella e Lazaro fa venire in mente quanta strada ci sia da fare in questi termini. In pratica le due pecche peggiori del mercato sono strettamente collegate una all’altra, e aggravate dall’impossibilità (incapacità?) cronica di vendere a titolo definitivo per fare un po’ di serio trading.

Insomma sono contento per i 3 punti, come tutti ovviamente, ma la partita mi ha tolto alcune sensazioni positive che aleggiavano intorno alla squadra. Spero di essere sbeffeggiato come pessimista nel corso dei prossimi mesi, ma ho imparato a diffidare dei facili entusiasmi soprattutto per quanto concerne la mia squadra del cuore (purtroppo).

P.S. per la Stordita e altri utenti: io parlo e scrivo sempre e solo a nome mio e delle altre mie 15 personalità, ci mancherebbe, e peraltro la mia naturale fiducia verso il genere umano per la quale ho scelto il nickname che porto mi induce a essere sicuro che tutti comprendano l’ironia (e l’autoironia) contenuta sempre in ciò che scrivo quando si tratta della cosa più seria tra le cose meno serie, ovvero il calcio (ahimé moderno). 🙂