Se Dybala alla Roma è stato il capolavoro di Mourinho (non credo la Joya sarebbe mai andato lì senza Josè, mio pensiero personale) e di Zhang per l’impossibilità di investire alcunché, Bremer alla Juventus invece è tutto merito del nostro presidente proprietario.

L’Inter è un club che non riesce ad uscire dall’impasse dovuta all’obbligo di acquistare solo in caso di moneta sonante entrante a fronte di cessioni, pur parlando di una situazione contingente, di un giocatore fortemente voluto e bloccato da mesi.

I dirigenti avranno provato a chiedere un sacrificio o rilancio alla proprietà ma l’esito del tutto si è visto: la Juve ha agilmente superato la nostra offerta con una proposta a cui noi non saremmo mai arrivati.

Al netto delle varie opinioni sul “troppo” (su cui io posso anche essere d’accordo) è però vergognoso che una società top come la nostra sia così bloccata persino sugli obiettivi più agognati, senza avere uno straccio di volontà di gettare il cuore oltre l’ostacolo (leggasi sacrificio economico) per arrivare all’obiettivo dichiarato.

Dichiarare ai quattro venti il bisogno di fare attivo di mercato e di alleggerirsi di cartellini e stipendi non ha mai messo nessuno in posizione di forza nelle trattative, anzi, eppure siamo ogni anno lì ad assistere ai soliti errori.

Aggiungiamo il fatto che senza la pazzia di Romelu staremmo qui a commentare un mercato (ok, parziale) ai limiti della sufficienza, forse con Dybala, sì, ma nei fatti peggiore di questo. Un mercato comunque fatto di prestiti e parametri zero, sintomo evidente di una società economicamente allo sbando.

Ora l’obbligo sarebbe quello di trattenere Skriniar, rinnovargli il contratto e prendere il difensore di riserva. Per me mancano anche un paio di elementi, tra centrocampo ed esterno sinistro, ma immagino non si possa chiedere così tanto.

Ma quel famoso obbligo di attivo sul mercato resta, quindi cosa si fa Presidente?