Siamo arrivati alla fine e per fortuna delle mie coronarie non devo parlare né pensare alla partita, e non voglio pensare al futuro della squadra, della società o a quello che succederà domani. Per una volta è giusto godersi l’oggi e lo ieri.

Fratelli e sorelle nerazzurre siamo Campioni d’Italia per la diciannovesima volta, prima squadra a tagliare il traguardo delle 3000 partite nella massima serie alla faccia di quelli che ci vogliono male e di tutto quello che abbiamo subito nella nostra storia: godiamone tutti.

Tifosi dell’FC Internazionale di Milano, non ascoltate le sirene e i tromboni, gli allarmi e le cassandre che oggi vi dicono che è una vittoria di Pirro, che era scontato, perché la loro voce è un frutto avvelenato dall’invidia e dalla stizza: vincere in Italia è sempre un’impresa, a maggior ragioe se sei l’Inter e strappi il titolo ai veri padroni della ferriera che già pregustavano il proseguire indisturbato del loro infausto e lurido dominio.

È già estate ed è tempo di guardarsi indietro e vivere il presente. A noi inguaribili tangheri le conclusioni riempiono  di struggimento e di malinconia, un sentimento dolce e bellissimo che accompagna la fine delle cose, che dà loro senso e intensità. È già arrivato il momento di salutarci in attesa della prossima stagione.

Inter, arrivederci amore ciao.