La partita comincia con lo spartito atteso: noi ordinati dietro pronti a ripartire, loro padroni del campo e del gioco con un pressing su ogni palla veramente aggressivo. Nonostante questo la prima parte del primo tempo offre un match molto teso ma non cattivo, equilibrato: Skriniar annulla Zapata, maper Lukaku ce ne vogliono due (Romero-Djimsiti), uno dell’Atalanta segue Brozo anche in bagno, mentre i terzini sulle fasce si annullano.

Certo l’Atalanta è facilitata da due fattori: noi giochiamo in 10, dato che Vidal è peggio di un birillo usato per l’allenamento (il birillo almeno non sbaglia i passaggi ad minchiam); Lukakone è in una di quelle serate in cui non segnerà mai. Nonostante questo le occasioni sono poche ma equivalenti: doppio colpo di testa su angolo salvato da Handanovic e da Brozo per loro; Lukakone che sradica Djimsiti e poi si incarta su se stesso proprio sul più bello, con il rimpallo sparato alzo zero da Barella che si infrange su un difensore. Per il resto svariati cross procurati che potevano diventare occasioni ma che sfilano imbelli davanti alle rispettive porte avversarie.

La prima mossa per sparigliare la fa Topo Gigio con Ilicic, e funziona. Oltre al pressing adesso hanno un uomo che fa sempre superiorità numerica e noi ci abbassiamo. La contromossa di mettere Eriksen funziona: appena entrato, cross dalla bandierina, fagiolata in mezzo all’area, palla che arriva sui piedi di Skriniar che insacca con tiro preciso preciso all’angolino. Giuro che ero sicuro ce lo avrebbe annullato la maledetta Giacchetta Giallo Fosforescente, e invece…

A parte questo acuto e un’incredibile occasione per Lukaku lanciato a rete che di nuovo si incarta su se stesso (we love you, Big Rom) il resto del secondo tempo ha uno schema molto facile per quanto ripetitivo: noi non riusciamo a fare due passaggi di fila, ma difendiamo strettissimi; loro ci girano intorno come una tigre alla preda, ma non riescono a mordere. Risultato: 1-0 per noi e tutti a casa.

Partita durissima contro una squadra partita a 1000 km/h con un ritmo sostenuto per tutta la partita. Non ho mai visto l’Inter di quest’anno messa sotto così e incapace di sottrarsi al pressing e al palleggio avversario. Sapevamo tutti sarebbe stata una partita tosta, ma onestamente speravo di approcciarla un po’ più sciolto. Chapeau all’Atalanta che poteva anche risparmiarsi in vista di altri match molto più rilevanti per la loro stagione: avrebbe meritato di più, ma dal nostro punto di vista sono 3 punti pesantissimi e inattesi, da coccolare di conseguenza. Buon compleanno Beneamata squadra mia (adesso che lo scrivo è ancora presto, ma quando il post sarà pubblicato sarà così)!