Mi appropinquo alla partita dopo una giornata allucinante in cui mi sono girate le palle a più riprese che sembravo un elicottero, guardo sullo schermo e… Abbiamo i calzoncini bianchi. Cioè non bastava essere al Tardini, non bastava giocare con la pressione addosso e i giornali che iniziano a gufarla, no, dobbiamo mettere quei cazzo di calzoncini bianchi che portano una sfiga atomica se non sono associati alla seconda maglia. Voglio dire, mettiamo il kit away tutto no? No, le robe a metà.

Infatti entriamo in campo nevrotici: passaggi sbagliati, frenesia nel trovare la soluzione giusta, gente che corre a caso in pressing presa dall’ansia. Io passo il primio tempo esterrefatto… E nonostante questo riusciamo a mangiarci 2 gol praticamente sulla linea di porta e 1 gol sparando sul portiere da un metro e mzzo. Inizio a temere che sarà la solita partita in cui la palla non entra e la prendiamo in culo, ma cerco di mantenere la calma.

All’inizio del secondo tempo la solfa non sembra cambiare fino a che si sveglia il nostro settore Anni Nerazzurri (dopo aver fatto cagare tutto il match): El Viejo raccoglie un rimpallo e sbaglia il tiro in porta con Sepe che quasi la prende… Per fortuna almeno la Goal Line technology non è stata trattata come la VAR e l’orologino di Pasqua segna che incredibilmente andiamo sullo 0-1. A quel punto entriamo finalmente in controllo della partita e Lukakone spacca in due la difesa crociata per poi servire un cioccolatino a El Viejo che fa doppietta. E senza infortunarsi come in quel di Samp-e-doria.

In teoria saremmo in totale controllo, ma noi siamo maestri nel complicarci la vita e iniziamo a giocare come degli sclerati senza criterio consentendo al Parma svariate ripartenze che la squadra crociata non capitalizza perché sono degli scappati di casa. Riusciamo però a far fare loro un gol così da vivere con agitazione gli ultimi 15 minuti che avremmo potuto trascorrere con il sorriso sereno di chi sa di poter vincere.

Tutto è bene quel che finisce bene, portiamo a casa tre punti pesantissimi, ma mostrando una grande immaturità, oggi manifestatasi sotto forma di vitello frenetico. La strada per giocare in sicurezza da squadra di calcio è lunghissima.