Arriviamo al redde rationem a tutta velocità e solo noi potremmo rovinarci il weekend giocando un derby di merda. Invece entriamo in campo concentrati e lo sguardo di Lukakone prima dell’inizio della gara mostra sicurezza e determinazione, mentre il mercenario maximus smascella simulando facendo il duro che però sotto sotto si caga. E ne ha ben donde. Infatti dopo neanche 5 minuti Big Rom sgomma passando sopra capitan Romagnoli, non riesce a trovare la porta venendo rimpallato, recupera e pennella un cross sulla testa di Lautaro che si ricorda di essere El Toro incornando perfetto lo 0-1. Salto in piedi sbraitando come un invasato, ma ovviamente so che le insidie sono dietro l’angolo.

Giochiamo altri 10 minuti in sicurezza, tanto che al 15esimo potremmo già essere in doppio vantaggio se sul cross di Lautaro Calabria non togliesse letteralmete dal piede di Perisic (tra i tre migliori in campo senza dubbio, deo gratias) il secondo gol. Ed è qui che succede l’imponderabile: iniziamo a sbagliare mille palloni, lasciando campo a un Milan che fino a quel momento era stato inesistente: solo la loro protervia e arroganza, oltre a una buona dose di culo sui rimpalli in area (evento storico), evita che raggiungano un assurdo pareggio. Allo stesso tempo sia Lukaku che Lautaro rischiano di andare di nuovo in gol, ma sembra che il nostro tandem di attacco abbia deciso di farci soffrire.

Nonostante i peana dovuti al risultato finale io vedo un centrocampo un po’ mollo e con un certo vitello, che anziché chiudere il match lascia troppo spazio per errori dovuti a una certa lentezza di manovra. L’inizio del secondo tempo è un incubo: speravo di vedere entrare i nostri con le cinque dita sulla faccia e spaccare, mentre giocano solo i rossoneri, ed è il gatto di marmo che ci salva per ben tre volte di fila, toccandosi la schiena come un anziano con la sciatica ma facendosi onore (Handa il secondo tre i tre migliori in campo).

Dopo 10-15 minuti di furore rossonero, decidiamo di sbancare: in un’azione in cui tocchiamo palla 9 volte con 8 giocatori diversi senza che i cugini riescano neanche a rendersi conto di cosa succede, passiamo da Handanovic a raccogliere il pallone alle spalle di Gigio, gentile omaggio di El Toro Lautaro in giornata di grazia. Zero a due, venimmo, vedemmo e li fottemmo, veri e propri cacciatori di fantasmi che vediamo solo noi.

Il Milan scompare e noi li martelliamo senza sosta: Lukakone sembra dire “adesso avete rotto il cazzo, ci penso io!”. Prende palla, si gira, scherza i difensori, si allarga, e fulmina Gigio con una sabongia sul primo palo, andando in bandierina gridando “Sono io il Re di Milano, brutto stronzo nasone!” (la seconda parte la aggiungo io, ma so che Romelone l’ha pensato). Terza rete e partita in ghiaccio, con noi tifosi che possiamo goderci il risultato e addirittura ridere e scherzare durante un derby (non succedeva da almeno 12 anni).

Cosa vi devo dire, ho passato domeniche peggiori. Cari cugini, posso solo dire che vi capisco… Non è vero… Impazzire!