A bocce ferme in uno scontro diretto avremmo firmato tutti per un punto (anche considerato che di solito gli scontri diretti sotto l’egida dell’Odiato Mister li perdiamo quasi tutti), ma per come si è sviluppata la partita e per le occasioni create avremmo dovuto vincere 4-2. La Roma si conferma una squadra organizzata ma lungi dall’essere invincibile, mentre noi ci confermiamo una squadra di poveretti a cui chiunque può segnare in qualsiasi momento, ma che ha bisogno di 5 occasioni nitide per segnare un gol. Le prospettive non sono rosee.

La fase iniziale della partita è molto equilibrata, ma le migliori occasioni le abbiamo noi. Purtroppo la Roma schiera anche un portiere a differenza nostra e quindi le chance sui piedi e sulla testa di Lukaku vengono neutralizzate. L’equilibrio non è rotto dai nerazzurri che trasformano una delle tante occasioni in gol, ma da Barella che in contropiede non riesce a farsi fare fallo e concede la ripartenza avversaria conclusa con un tiro mozzarella (per quanto angolato) sul quale il paralitico che abbiamo in porta non fa neanche finta di tuffarsi. La situazione in porta per l’Inter è ormai drammatica e se non si risolve presto sarà uno dei principali motivi per cui i risultati saranno molto inferiori alle attese: io spero francamente che si rompa una gamba scivolando sulla strada ghiacciata (dato che considerata la sua mobilità un infortunio in capo è impossibile).

La fine del primo tempo e l’inizio del secondo sono un monologo di occasioni nerazzurre: purtroppo oggi Miccia Corta è più spuntato del solito (praticamente segna solo a squadre che esistono solo sulla carta come il Crotone, il Molise del calcio italiano) e riesce a sbagliare un colpo di testa in movimento completamente solo a 4 metri dalla porta, raggiungendo l’apoteosi della procurata bestemmia quando servito praticamente sulla linea di porta da Lukaku in velocità riesce a spararla sul mezzo metro quadrato occupato dal portiere avversario. Uno stronzo fatto e finito.

L’inerzia sembra cambiare quando Skriniar finalmente insacca su corner e Hakimi segna un gol pazzesco. Sarebbe il momento di chiuderla e invece cominciamo a indossare il pannolone, scomparendo lentamente dal campo. Nonostante questo il Re dei Clown Vidal si trova sui piedi una palla solo da sparare in porta dal dischetto del rigore: nel primo tempo una palla simile l’aveva sparata fuori di 5 m, nel secondo tempo fa di meglio esibendosi in un numero di arte circense di altissimo livello avvitandosi come un turacciolo al posto di prendere il pallone. Che imbarazzo.

La Roma inizia a crederci, noi smettiamo di correre e rinculiamo. Il nostro Condottiero, che in quanto tale è anche il capo dei cagasotto purosangue, toglie giustamente Lautaro considerato che prima o poi il Signore si sarebbe scocciato di tutte le bestemmie catalizzate da Miccia Corta, ma mette Perisic che non tocca neanche un pallone. Poi il capolavoro: è chiaro a tutti che Vidal e Brozo stanno praticamente uno in rianimazione e l’altro sul cesso con la diarrea, ma lui riesce a cambiare solo il cileno dopo che si è quasi infortunato con Gagliardini che entrato in campo fa…. il Gagliardini. Invece l’altro cambio è una masterclass di pannolismo furente: toglie Hakimi che da solo stava arando mezza Roma per mettere Gatto Nero Kolarov che non vede il campo da mesi e che ha passato l’intervallo a ridere e scherzare con i suoi compagni. Il messaggio è chiaro: si salvi chi può. E l’Inter non può: bastano 5 minuti e prendiamo il classico gol del pavido, ampiamente prevedibili da tutti tranne che dall’Odiato Mister.

Ennesimo scontro diretto trionfo del “vorrei ma non posso”. Ennesima partita che umilia i tifosi nerazzurri che non riescono a smettere di seguire questa squadra di mezze figure guidata da un personaggio sgradevole e molto sopravvalutato (come dissi in tempi non sospetti). Rimaniamo lì in alto solo per alimentare illusioni, ma ho la certezza che se potranno i nostri eroi ce le infliggeranno come delusioni cocenti. Mi auguro ovviamente di sbagliare e in teoria ci sarebbe il tempo di mettere qualche pezza (che ne so, comprare un portiere o almeno fare fuori quello che abbiamo, oppure prendere una punta che segni di più o giochi di più insieme alla squadra che non Miccia Corta e El Viejo, per dire eh), ma ho il sospetto che non succederà, come non è successo in questi anni. Che palle.