Non so perché, ma avevo il sospetto che aver vinto 5-0 in semifinale non ci avrebbe portato benissimo. Nonostante questo lo Shakhtar si conferma il nulla cosmico versione rivisitata e corretta, e il fatto che contro il doppio nulla siamo riusciti a fare ben 2 punti dimostra che ormai il karma bianconero è stato introiettato profondamente nella squadra. E di questo mi dolgo.

La formazione che schieriamo è una formazione ottimale e quindi c’è poco da discutere: certo notare che giochiamo fuori casa e che in alcuni paesi allo stadio ci possono essere 20mila tifosi (tutti contro) e in altri paesi nessuno, già fa riflettere molto sul senso del termine “competizione equa”. Ma che sia una serata in cui tutto ci gira contro volontariamente o meno, lo subodoro quando Barella alla prima occasione spara perfettamente sulla traversa una volé bellissima. Il sospetto di una serata di merda si va concretizzando minuto dopo minuto.

Anche noi ci mettiamo del nostro: Bastoni è molto basso in campo e molto lento nel far girare la palla, continuiamo a cercare di scavalcare gli avversari con improbabili campanili, che talvolta sortiscono anche effetto per dire il livello dell’avversario. In ogni caso continuiamo ad essere afflitti da quella sindrome che ci fa tenere la palla per il 70% del tempo senza mai tirare in porta: d’altronde o ci pensa Lukaku oppure siamo fottuti dato che i centrocampisti non tirano mai e Lautaro è più fumoso di un kalumé alimentato a incenso.

Per capire che gira tutto storto basta vedere che la seconda occasione chiara è una punizione di Lukakone che la indirizza perfettamente nel sette salvo trovare sulla strada il solito Jaschin del martedì (non parerà mai più così in carriera, già lo so). Continuiamo a macinare gioco e a non combinare un cazzo. Ed è a questo punto che sale in cattedra l’elemento che mi fa dimenticare le bestemmie verso i miei sveglioni nerazzurri per volgerle all’arbitro (mi sono sentito ringiovanire): il bulgaro chiaramente si è venduto la partita, perché si inventa un fallo al limite ammonendo Vidal che non ha manco toccato l’uomo, garantendo una azione pericolosa agli ucraini che altrimenti non avrebbero visto la porta di Handanovic manco con il binocolo. Non contento su una delle poche  azioni dove Lukaku si libera in mezzo all’area si gira dall’altra parte (non è una metafora) mentre il difensore ucraino abbatte il centravanti, ma ovviamente per noi si vede che il VAR non è attivo anche se l’arbitro non ha chiarmente visto un cazzo.

Tentiamo anche il tutto per tutto buttando nella mischia un po’ a caso Perisic (Candreva 2, l’ho già scritto e lo confermo), Pinamonti (boh), Darmian (che non è riuscito a capire dove mettersi in campo nei 15 minuti giocati), e dulcis in fundo Eriksen che è riuscito a farsi insultare più dell’arbitro dagli interisti per la solerzia nel fuggire dal pallone.

Insomma: due partite, due punti e ben più di mezzo piede fuori dagli ottavi di Champions League. Se avessimo qualcuno a cui fotte qualcosa in società ci sarebbe da disperarsi, ma alla fine siamo solo noi tifosi che ancora ci illudiamo. Ma solo perché siamo patologici. Quindi perché prenderci sul serio?