♦ Non so ancora come interpretare a fine luglio la nostra campagna acquisti, sempre in mezzo tra la calma piatta dei soliti nomi e la speranza che fino a fine agosto qualcosa a sorpresa possa succedere. Io credo che accadrà poco altro salvo scompensi (un top). Attendiamo Dalbert dal Nizza e nel frattempo Vecino può già considerarsi un nostro nuovo giocatore. La mia sensazione è che a centrocampo non si interverrà ulteriormente se non con qualche cessione (in cui spero molto): l’uruguaiano, Borja, Kondogbia, Gagliardini, Joao Mario, Brozovic e il redivivo Medel, siamo a 7 nomi per due posti… e mezzo. Sì, perché alla fine anche Vecino in qualche modo parteciperà alla gara per l’uomo dietro Icardi con Joao e Brozovic, magari anche spostando Borja in quella posizione. I sogni potevano avere la forma di Nainggolan e Vidal, la realtà ci dice che toccherà con tutta probabilità a Spalletti forgiare per bene il raccordo tra attacco e centrocampo, uno dei nostri punti deboli degli ultimi anni. Mancano gol e inserimenti, chi se ne occuperà?
PS Se non crolla come un Kondogbia qualunque, Vecino sarà acquisto molto utile per la nostra mediana e questo a prescindere dal discorso economico (3 milioni di euro per 4 anni sono assolutamente esagerati).

♦ In questo primo scorcio di precampionato stiamo ancora di più capendo quanto ci servirebbe un altro elemento davanti, questo a prescindere da eventuali cessioni. Icardi non è ancora pronto dopo mesi, in attacco ci possiamo permettere Eder e uno Jovetic che tecnicamente potrebbe starci ma che conosciamo fin troppo bene nella sua incostanza e inconsistenza quando si tratta di lottare per un posto senza avere garanzie di essere titolare. L’ha detto più o meno chiaramente anche Spalletti qualche giorno fa, anche se dopo il gol col Chelsea il montenegrino ha esultato con un “Io resto qua” di baglioniana memoria, manco fossimo durante una importante partita di Champions e nel mezzo di una trattativa di mercato capace di influenzare gli equilibri del calcio europeo. Ad agosto quindi ci toccherà intervenire assolutamente in quella zona e per ogni eventuale cessione (vedi Perisic/ManUtd e Candreva/Chelsea) le operazioni dovranno moltiplicarsi. Per gli esterni, invece, aspettiamo le dinamiche post operazione Neymar del PSG? Cederemo Candreva e non più Perisic “approfittando” di quel Lamela che oggi pare low cost dal Tottenham? Nel frattempo assistiamo alla trattativa per Karamoh, un acquisto alla Sabatini che va sempre bene come tipologia ma che pare possa essere il backup di Candreva o del titolare della fascia destra.
Ma una eventuale punta che possa sopperire all’assenza di Maurito o, alla bisogna, giocare al posto suo resta necessaria.

♦ Ci aspettavamo sberloni in terra d’Oriente e invece la truppa guidata dal sergente Spalletti è riuscita nell’impresa di battere Lione, Bayern Monaco e Chelsea in una settimana, alzando il morale per i risultati ottenuti (pur sempre amichevoli ma nel nostro caso comunque importanti) e per la tenuta di squadra forse inaspettata a così pochi giorni dall’inizio del ritiro e dopo le partite sofferte contro Wattens e Norimberga. Un bel salto in avanti rispetto ad un anno fa, quando le sberle le avevamo prese per davvero contro PSG, Bayern e Tottenham, prima dell’esonero del Mancio a favore di De Boer. Per ora buonissimo il lavoro del mister con i soli nuovi Skriniar (molto positivo) e Borja (non mi esprimo per ora ma conoscete il mio amore per lo spagnolo) già integrati e meccanismi di pressing e linee strette che se allenate a lungo potrebbero regalarci una squadra capace di interpretare quello che Spalletti vuole. Tocca ancora alla società regalargli, però, altre pedine in grado di sopperire alle nostre mancanze ataviche, pluriennali, di intelligenza e personalità, oltre che di forza. Ricordiamolo, abbiamo sempre in squadra quelli in grado di far cambiare le nostre partite. In negativo. E sono troppi.