Con un comunicato apparso sul sito nella prima serata di ieri, l’Inter ha ufficializzato l’addio a Conte in accordo con lo stesso allenatore.

Il tutto avverrà con una ricca buonuscita di 7,5 milioni di euro circa, così dicono, e una clausola che annulla o ridiscute questo emolumento nel caso in cui il mister dovesse allenare in Italia nella prossima stagione.

Al netto dell’opinione personale, negativa, sulla faccenda e sulla separazione dal tecnico che ha costruito gruppo, individualità e ambiente capaci di vincere lo scudetto, il mio più grande timore è avere una situazione di stallo tipo 2011 dopo l’addio di Leonardo (e la montagna di sì) e contemporaneamente una proprietà che pare decisa a ridimensionare la squadra con tagli decisi.

Da che ho memoria non ricordo top team ridimensionarsi soprattutto dopo la vittoria dello scudetto… forse il Verona di Bagnoli? Siamo su quei livelli?

Adesso il ventaglio delle alternative non mi pare così ampio, ci vorrebbe un miracolo marottiano per portare Allegri facendoci cadere in piedi come avvenne alla Juve anni fa proprio nel post Conte.

La verità è che i nomi sono praticamente esauriti, e per un Sarri che sarebbe ancora tra quelli accettabili benché molto lontano dalla nostra realtà, tutti gli altri, da Fonseca a Mihajlovic, mi fanno semplicemente paura.

Spero che tutto questo fosse un minimo previsto e programmato, altrimenti non è in atto solo un ridimensionamento economico e tecnico ma anche di quelle competenze, di quel minimo di visione che avevamo portato a bordo con la coppia Marotta-Conte.

E di questa proprietà attualmente mi fido poco, per usare un eufemismo.

Intanto grazie Antonio, il 19º è per larghissima parte merito tuo.