Considerato che noi giocavamo con i titolari contro una squadra rabberciata, inferiore e stanca quanto noi, con come precedenti due sconfitte che ancora bruciano, mi sarei aspettato gli occhi della tigre. Ma mi sa che abbiamo il petto troppo gonfio di hybris per quanto fatto l’anno scorso per tirare fuori questa garra: parliamo sempre di divertirci, sorridiamo, siamo belli e pettinati, ma al momento rischiamo concretamente di ritrovarci con un pugno di mosche a fine anno.
Le merde giocano un’ottima partita difensiva da Empoli qualunque, ma riescono nell’intento di giocarsela alla bisogna in contropiede: di errori dietro ne fanno pochi, e anche noi, ma ne facciamo uno grossolano che ci costa lo svantaggio (con il solito culo rossonero da studiare per cui l’unico posto dove può finire la respinta di Sommer è proprio quello che serve a loro per segnare).
Non posso neanche dire che abbiamo giocato male, anzi in confronto al derby di andata facciamo una buona partita nel complesso, ma avrei voluto vedere la determinazione di fargliela pagare cara: invece ho visto un Dimarco e un Dumfries molto molto molto sottotono, un Calha a mezzo servizio (che ha sulla coscienza la palla persa del loro gol) e un Mkhitarian rimasto al post partita contro il Monaco (fare andare meno la lingua e più le gambe, grazie). Se a questo aggiungiamo un Lautaro anche lui satollo per la tripletta europea la frittata è bella e fatta.
Certo per evitare la sconfitta alle merde gastoniane basta sperare nei pali (ben 3) e nella terna arbitrale (fallo inventato su Dumfries quando finalmente Lautaro segna, quarto rigore netto negato senza manco intervento del VAR) che come da mandato AIA da quando il parrucchino si è lamentato non fischia a favore dell’Inter manco se vien giù paletta (ma ricordiamo che è MarottaLeague). Noi invece per segnare dobbiamo come al solito cagare pigne.
Per fortuna riusciamo a insaccare al 93esimo, ed è un gol che fa morale perché i punti persi pesano, anche se per fortuna la squadra dei pulcinelli che pareva le dovesse vincere tutte da qui a giugno tra meriti loro e assistenzialismo altrui, fa un mezzo passo falso facendomi godere come un maiale. Mi sa che qualcuno vorrebbe godersi il cazzo di percorso, mentre io ormai mi sono abituato a godermi le vittorie, ma forse mi sono abituato troppo bene. Fanculo.