Francamente mi aspettavo di dover cagare qualche pigna in più: un po’ per stanchezza nostra, un po’ per la tensione dovuta all’imbattibilità del Naples anche contro quella squadra inutile priva di colori, un po’ perché a noi non viene mai facile archiviare le pratiche abbordabili. Invece mi sono dovuto ricredere. Che bello.

La partita si mette in discesa quasi subito con un dribbling pazzesco di Tikus (avesse una maglia diversa ci sarebbero 2 settimane di battage per fargli avere ogni premio del globo terracqueo): controllo di suola, doppio passo, esterno e Frattesi che arriva e insacca. Quasi subito perché si sarebbe potuta sbloccare già al secondo minuto se non assistessimo all’ennesimo episodio di regolamento speciale in fatto di rigori se vesti il nerazzurro: Baschirotto va in marcatura su Lautaro con le mani dietro la schiena, quando il pallone gli passa di fianco slaccia le mani e allarga il braccio per fermarlo; né per l’arbitro né per il VAR è rigore; ok.

Il Lecce prova a reagire giocando altissimo (grazie Giaestro) e noi andiamo in gol due volte con Frattesi (again) e Carlos, ma entrambe le azioni sono viziate dal fuorigioco. Non molliamo ma la seconda palla non vuole entrare fino a che Lautaro (un po’ spento a dire il vero) si inventa un sinistro all’incrocio da fuori che abbatte il muro salentino. Fischia il vento, fischia il Toro, fischia pure l’arbitro la fine del primo tempo.

I salentini rientrano a testa bassa e ci mettono in discreta difficoltà, ma così facendo si espongono al nostro gioco lasciandoci ampio spazio per ripartire: Lautaro difende la palla, di tacco la appoggia a Dumfries che restiste alla carica, punta la porta e insacca con un sinistro a giro pazzesco mentre cade. Non ci credo manco se lo giura su quanto ha di più caro che ci ha pensato e, come sempre, quando agisce di istinto, spacca. Completiamo il poker con un rigore guadagnato da Frattesi (mannaggia a te con le tue paturnie ci saresti servito in questa versione in Supercoppa) e trasformato dal Pulcino Bagnato Persiano.

Il resto del match è accademia, tranne quando ci caghiamo tutti sotto per Barella (io non ho ancora smaltito): chiudiamo senza ammonizione per il diffidato Cavallo Pazzo, recuperando anche Bisteck e Frattesi alla causa, facendo fare il primo gol a Patemi, con 3 punti in saccoccia, 4 gol segnati e l’ennesimo clean sheet. Si sta molto bene quando vince l’FC Internazionale.