C’era un brutto karma. Già dalla partita d’andata in cui al posto di chiudere 1-0 abbiamo perso 1-2 suicidandoci. Poi ho letto le designazioni: arbitro con cui i gobbi non hanno mai perso e che ha arbitrato l’ultimo derby cercando in ogni modo di farci perdere; quarto uomo protagonista del rigore totale non visto contro la Roma nello scorso weekend; VAR noto amico dei gobbi. L’AIA non ha voluto lasciare nulla al caso, sai mai che il Crotone senza Technicolor sbagliasse la partita. Infatti tutto è chiaro all’11esimo dove il contatto sospetto con il piede di Lautaro non è manco rivisto al VAR (indipendentemente che fosse o meno rigore a parti inverse sarebbe stato vivisezionato da VAR e arbitro per almeno 10 minuti).

È vero che non abbiamo chiuso 0-0 una semifinale di ritorno in cui dovevamo vincere a tutti i costi (e forse non sarebbe bastato), ma inizia a far girare qualche episodio a nostro favore ogni tanto, poi ne discutiamo. In ogni caso la partita di stasera è la pietra tombale sul discorso tituli per quest’anno: fuori dall’unica competizione in cui potevamo giocarcela, con i gobbi attaccati al culo con cui se va bene dovremo giocarcela punto a punto (e punto a punto contro di loro e i loro sodali in giacchetta colorata non vinci MAI).

Certo noi passiamo 90 minuti a macinare gioco senza che Buffon abbia fatto una parata: tra munifica proprietà e area tecnica due domande due dovrebbero farsele. Può succedere di fare una partita in cui gira tutto male, ma in una partita in cui hai sempre avuto tu il pallone tra i piedi, in cui hai giocato praticamente sempre nella metà campo avversaria, non riuscire mai a tirare in porta penso sia un poco invidiabile record. E questa è la seconda lastra di granito su qualsiasi speranza di tituli: senza punte che la buttano dentro anche nelle partite difficili per sbloccare la situazione non si vince mai; l’anno scorso Romelone ha fatto anche questo, ma sarà almeno un mese che tra lui Miccia Corta e El Viejo vedono la porta come un cieco il semaforo per attraversare la strada.

Se noi ci coroniamo come i soliti sfigati, i gobbi si conclamano come un Crotone visto senza la televisione a colori: 90 minuti schiacciati in difesa a cercare il contropiede e a rimpallare ogni tentativo, una roba che a confronto i minuti finali dell’Inter di Mou al Camp Nou potrebbero paragonarsi al calcio bailado del Brasile degli anni migliori. 180 minuti passati a fare gli ultras in tribuna e i paracarri in mezzo al campo: quando è capitato a noi siamo stati sbeffeggiati dai servi bianconeri a reti unificate, mentre immagino che la loro prestazione difensiva sarà osannata nell’alto dei cieli calcistici italioti. Intendiamoci: io non ho nulla in contrario a giocare così se porti a casa (sono un resultadista), però almeno abbi la dignità di non voler passare da grande squadra che tremare il mondo fa.

Onestamente un po’ ci speravo che segnassimo nei primi 30 minuti. Sono convinto che si sarebbero sciolti come neve al Sole. In subordine speravo gliene spaccassimo 3 o 4 per stare sereni. Ma siamo delle brave ragazze e anche se andremo in Paradiso, saranno le cattive ad andare a divertirsi dappertutto. Archiviamo al 99% un’altra stagione a Zeru Tituli e armiamoci di bestemmie, che la strada per la delusione finale è ancora lunga e lastricata di buone intenzioni.

PS: caro utente lurker CIRO10, i tuoi suoceri quando c’è un match con le merde delle merde li devi mandare in discarica, ti devi dare malato, devi dire che sei in quarantena per un caso di variante brasiliana del COVID. È un dato di fatto conclamato che vengono a vederla a casa tua per portare sfiga. E ci riescono pure. Uomini deboli, destini deboli.