Da mesi i tifosi interisti si scannano giornalmente parlando di calciomercato, fair play finanziario, bilanci, cartellini e ingaggi. Inutile sottolineare come il mercato dell’Inter, per ora, sia stato ben sotto le aspettative soprattutto per quel che riguarda i “nomi” dei nuovi giocatori, non certo campioni che scaldano i tifosi; e pure le poche uscite di giocatori ritenuti responsabili delle precedenti disastrose annate non contribuiscono a rasserenare gli animi.

Oggi proporremo un’altra chiave di lettura al calciomercato dell’Inter e cioè quella legata alle limitazioni che comporta l’iscrizione di “soli” 25 giocatori alla lista per la Serie A 2017-2018.

Limiti:

  1. Possono essere iscritti alla lista per il Campionato di Serie A 25 giocatori oltre i 21 anni (gli under 21 non hanno limitazioni).
  2. Come minimo 4 di questi 25 devono essere del Vivaio dell’Inter. Questo significa che tra i 15 e i 21 anni devono essere stati tesserati per 36 mesi (anche non continuativi) o per 3 intere stagioni sportive nell’Inter.
  3. Come minimo altri 4 di questi 25 devono essere del c.d. Vivaio-Italia. Questo significa che tra i 15 e i 21 anni devono essere stati tesserati per 36 mesi (anche non continuativi) o per 3 intere stagioni sportive in uno o più club italiani.
  4. Il terzo portiere non viene incluso nella lista perché, come da regolamento, l’elenco dei portieri può essere modificato in qualsiasi momento.

 

 

Partiamo dalla fine e cioè dal punto 4). Tommaso Berni lo possiamo considerare  “fuori lista”: nel caso in cui uno tra Handanovic o Padelli sia infortunato o squalificato entra provvisoriamente nella lista dei 25 al posto loro.

Il punto 1) implica che tutti i giovani della Primavera più i giocatori della prima squadra under 21 (Gabriel Barbosa e Andrea Pinamonti ad esempio) escono dalle logiche di restrizione della rosa e quindi non danno problemi di sorta.

Il punto 3) ci interessa relativamente in quanto non abbiamo problemi a mettere in rosa 4 giocatori di formazione italiana; consideriamo Padelli, D’Ambrosio, Icardi  e Gagliardini perché si tratta di 4 giocatori sicuramente non sul mercato. Ma pure Candreva, Jovetic e Ranocchia avrebbero potuto rientrare nella categoria.

Il punto 2) ci spiega che, paradossalmente, Santon e Biabiany dormono sogni tranquilli. Ad oggi non abbiamo nemmeno il terzo e il quarto over 21 del vivaio e quindi presenteremmo una lista con soli 23 giocatori.

In sostanza restano 17 posti per i giocatori che trovate nell’ultima colonna. Se consideriamo come già in rosa Dalbert e Vecino, sono in 18 e quindi abbiamo già un giocatore in esubero.

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La riflessione che sorge spontanea, al di là di problemi economici e di fair play finanziario, è che non ci possiamo “permettere” nuovi acquisti se non con ulteriori cessioni, a meno di mettere fuori rosa qualche calciatore.

Servirebbe forse una presa di posizione più netta di allenatore e dirigenti nei confronti di chi è considerato fuori dal progetto? Proprio oggi una dichiarazione di Steve Zhang sembra andare in questa direzione: “Le persone che non rientrano nel nostro progetto è meglio che lascino il club. Il mercato non è finito, ci rinforzeremo”

Razionalmente, considerato il ritmo  delle nostre operazioni sul mercato, le carenze in organico e le voci sulle trattative in uscita, credo che un’ipotesi plausibile di mercato di agosto possa prevedere 3 cessioni e 2 acquisti.

Ho il sentore che Medel e Jovetic siano considerati fuori progetto dall’allenatore e che quindi la loro esperienza all’Inter sia ai titoli di coda; i due giocatori sembrano avere mercato e quindi l’unico problema ad oggi sembra l’accordo sul prezzo del cartellino. Probabilmente anche Ranocchia alla fine troverà una squadra dove essere ceduto in prestito (sulla cessione definitiva ho perso ogni speranza).

Con queste tre cessioni entrerebbero nelle casse nerazzurra una quindicina di milioni e, dato da non trascurare, si libererebbe monte salariale per circa 17 milioni lordi; qualche “spicciolo” in più, insomma, da poter utilizzare per il rinforzo della rosa con un’ulteriore centrale difensivo e un giocatore nel reparto offensivo.

Tutto questo sperando che non si assista alla cessione di Perisic o di qualche altro titolare, situazione che comporterebbe l’assoluta necessità di trovare un sostituto sul mercato, cosa che Spalletti ha già dichiarato più volte di non gradire; e direi che sarebbe il caso di non indisporre più del necessario un tecnico che ha già dimostrato parecchio nelle prime settimane interiste e che dà l’impressione di essersi già morso la lingua più volte quando si trattava di parlare di rinforzi di mercato.