Uno dei migliori spazi web a livello di contenuti dedicati all’Inter è sicuramente il blog Il Nero e l’Azzurro, che raccoglie interventi di firme note almeno per chi bazzica da anni il mondo dei blog e dei siti dedicati alla nostra squadra del cuore.

Qualche settimana fa mi sono imbattuto in questo articolo di Settore sulla particolarità di questo campionato nel quale, sostanzialmente, si fa notare come le squadre che comandano la classifica stanno vincendo quasi tutti gli scontri con le medie e le piccole; mi è venuta così la curiosità di confrontare questa stagione con le precedenti per verificare se effettivamente si tratti di un’anomalia.

Partiamo quindi dalle classifiche degli ultimi 12 campionati di Serie A (quelli cioè con i 3 punti per la vittoria e a 20 squadre). Per comodità ho inserito i punti effettivamente conquistati sul campo al lordo di penalizzazioni inflitte in corso o alla fine del campionato.

Classifiche_campionatiA

(clicca per ingrandire)

Mi interessa focalizzare il discorso soprattutto sui primi 7 posti (cioè quelli che concorrono per la qualificazione alle Coppe Europee) e sugli ultimi 4 (le 3 retrocesse e la quartultima, la cosiddetta “quota salvezza”)

In verde ho evidenziato il miglior punteggio ottenuto nelle varie stagioni per quella posizione mentre in arancio il peggior punteggio.

Per le nostre valutazioni, poco ci importa dei 102 punti fatti della Juventus nella stagione 2013-2014 o dei 21 punti del Treviso (record negativo che potrebbe anche essere battuto quest’anno). Già più interessante è il dato sul Milan 2005-2006, che chiuse al secondo posto con 88 punti. E’ forse quella la stagione che più assomiglia a questa: record di punti anche per la quarta e la quinta classificata (74 e 69 punti rispettivamente, molti di più dei “miracolosi” quarto e quinto posto di Mancini -67 punti- e di Mazzarri -60 punti-) nonchè record negativo di punti per la terzultima, il Messina staccato di 8 dalla quartultima. Certo, vedendo il rendimento di Pescara, Palermo e Crotone, quel Messina in Serie A aveva fatto un figurone…

Considerata l’eccezionalità di una singola stagione possiamo ragionare meglio calcolando una media dei punti conquistati in questi 12 anni dalle squadre che si sono classificate nelle varie posizioni; per poter fare un confronto ci affianchiamo anche la classifica parziale di quest’anno e una classifica virtuale a fine stagione (proiezione su 38 punti di quelli conquistati nelle prime 29 giornate).

Media punti

E qui iniziano i dati interessanti, quelli che spiegano tante cose di questa stagione.

La media punti della seconda e terza classificata degli ultimi 12 campionati è di 79 e 72,5 rispettivamente. La Roma e il Napoli (cioè le due squadre che verosimilmente chiuderanno al secondo e terzo posto) hanno già oggi, a 9 giornate dalla fine, 65 e 63 punti; facile immaginare che con 27 punti ancora a disposizione, ci si possa avvicinare di molto alla proiezione che le vede classificate a 85 e 83 punti finali.

Se il dato del secondo posto può non impressionare (“solo” 6 punti più della media), sicuramente farebbe più scalpore una terza classificata che chiude a 83 punti, più di 10 punti sopra media.

Da sottolineare come la situazione sia la stessa dal quarto all’ottavo posto: Lazio, Inter, Atalanta, Milan e Fiorentina stan viaggiando sopra media di 9, 8, 13, 13 e 10 punti rispetto ai punteggi “normali” per quella posizione di classifica.

Le posizioni dal nono al quintultimo posto, hanno degli scostamenti più limitati mentre di nuovo troviamo una grandissima differenza per le ultime 4 della classifica: la quota salvezza rappresentata dalla quartultima posizione negli anni si è assestata attorno ai 39 punti ma quest’anno l’Empoli sta viaggiando una decina di punti sotto media. Le 3 retrocesse chiuderanno verosimilmente tra i 10 e i 15 punti sotto media.

Ognuno, a questo punto, potrà trarre le proprie conclusioni su questo campionato assurdo. 

Inutile sottolineare che nella nostra classifica pesano molto i punti persi nelle prime 10 giornate di campionato contro Sampdoria, Chievo, Palermo, Bologna e Cagliari.

Inutile anche dire che l’unica maniera per recuperarli era (o è? Probabilmente la chance decisiva ce la siamo giocati perdendo lo scontro diretto con la Roma) fare più punti dei competitors negli scontri diretti, unica e vera grande possibilità di ribaltare la linearità di questa classifica.

Considerando le prime 8 classificate, l’Inter negli scontri diretti ha 4 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte: mancano ancora 4 partite (derby, Napoli in casa, Lazio e Fiorentina in trasferta) che sono quelle, a mio modo di vedere, determinanti non tanto per la classifica (rischieremmo di chiudere quarti anche facendo un filotto di 9 vittorie con 82 punti finali) ma più che altro per le sorti di Pioli.

La riconferma dell’allenatore passa anche da fattori esterni a questo campionato (dicesi effettiva disponibilità di un big a sedersi sulla nostra panchina) ma di certo un Pioli che chiude quarto/quinto con il record di punti per la quarta/quinta classificata (magari vincendo un paio degli scontri diretti ancora da giocare) avrebbe maggiori possibilità di essere riconfermato di un Pioli che finisce la stagione sesto/settimo senza acuti.